Category Archives: Uncategorized

guerra civile

Uruguay dall’indipendenza ad oggi, passando per Garibaldi

Quando abbiamo messo piede a Montevideo l’unica nozione storico-politica che avevamo su questo paese era collegata a Mujica: tupamaros, la guerriglia contro la dittatura di cui faceva parte, ergo dittatura, l’elezione nel 2009, il discorso all’ONU e le politiche su aborto, matrimoni gay e marijuana.

Ma cosa è successo prima? Questo post racconta un po’ la storia di lo que se pasò in questo piccolo e interessante paese che è collegato al nostro più di quanto non pensassimo.

Ora l’Uruguay è governato dal frente amplio, una coalizione di sinistra, ma prima c’erano solo due partiti principali, che si sono palleggiati il potere dal 1828, anno dell’indipendenza. Continue reading

pepe_mujica.jpg_916179109

El Pepe

No, non abbiamo incontrato il presidente più povero del mondo, che in questi giorni è con Kusturica, che sta girando un documentario sulla sua vita, intitolato l’ultimo eroe.

In compenso, abbiamo chiesto a tutti quelli che abbiamo incontrato l’opinione che avessero su Pepe, come si dice qua (se dici Mujica non ti capiscono).

Il quadro è composito. Unanime è l’apprezzamento della persona Pepe Mujica, che dona gran parte del suo stipendio, che ha passato anni in prigione per le sue idee, che già da senatore si distingueva per i suoi modi austeri e per la sua semplcità. Piacciono i suoi discorsi su capitalismo e consumi, piace il suo modo di fare.

Più eterogenee sono le opinioni sul suo operato. Continue reading

pala nel corteo

24 Marzo. Nunca más.

This slideshow requires JavaScript.

Sottotitolo: per fortuna l’ignoranza è un male curabile

E fu così che sbarcammo in Argentina con una vaga, vaghissima idea della sua storia, oltre che a nozioni scarse rispetto alla sua lingua. Ma fortunatamente, chiedendo leggendo e ascoltando c’è rimedio a tutto.

Questo post parla di ciò che abbiamo imparato finora su quello che è successo in Argentina dal 1976 al 1983, durante la dittatura militare, dei posti visitati durante questi giorni legati a questo tema e su cosa significa 24 marzo a Buenos Aires. Continue reading

Crowdfunding, questo sconosciuto

CROWDFUNDING

Abbiamo deciso qualche mese fa, visto che il progetto si faceva sempre più ambizioso ed impegnativo, di lanciare una raccolta fondi con un metodo che ultimamente va per la maggiore e che per un italiano è difficilissimo da scrivere e pronunciare correttamente. Il crowdfunding. Significa letteralmente il finanziamento della folla ed è un modo per riuscire, senza avere nessun finanziatore ‘dall’alto’ a realizzare i progetti più svariati (da nuovi trovati tecnologici, a progetto artistici, alla campagna elettorale di Barack Obama) grazie a piccoli contributi individuali, che tutti insieme permettono di arrivare a somme più o meno elevate, a seconda dell’obiettivo che ci si pone e del successo della campagna.

Perchè anche noi? Per ogni piemontese che si rispetti chiedere, disturbare è decisamente contro natura. Chiedere soldi, poi, è molto ma molto difficile. La cultura del ‘non mi oso’ ci fa sentire come le persone peggiori del mondo a chiedere dei soldi per una cosa nostra. E infatti è una faticaccia. Ma abbiamo deciso di provarci lo stesso. Perchè, anche se è un po’ che risparmiamo per fare questo viaggio, in un anno con una macchina gli imprevisti possono essere tanti e ci sono cose che non avevamo preso in considerazione tipo assicurazioni e simili e il rischio tornare a Torino con tante storie, ma senza più niente.

Il motivo inoltre è che questo progetto per funzionare non può essere individuale. Non è una vacanza, non è un semplice diario di viaggio. Vorremmo farci portavoce di mondi e modi diversi, per scatenare riflessione e discussione in Italia e in Europa. Più siamo a farne parte e più possiamo dare un senso a quest’avventura. Il crowdfunding (che dopo un mese di lavoro per tirare su la campagna abbiamo anche imparato a scrivere) è un modo per condividere in parte con voi anche gli oneri di questo progetto. Per impegnarsi insieme a costruire qualcosa di diverso.

Inoltre, questa campagna ha dato una grossa spinta alla nostra produttività e alla nostra creatività. Senza non avremmo fatto il video, senza ne parleremmo forse meno, senza non ci saremmo mobilitati così tanto.

Abbiamo raccolto circa 500 per ora, grazie ad alcune persone che credono in noi e che hanno voluto contribuire.

L’obiettivo è raggiungere 2.500€.

Abbiamo ancora 26 giorni.
Basta una postepay o una qualsiasi carta di credito.
Il contributo minimo è di 5€.
Per noi è già tantissimo.

Questo è il link della campagna..
Vi invitiamo a guardarlo, a condividerlo e a contribuire! Grazie!