Irene, 29 anni, torinese, laureata nel 2010 in Relazioni Internazionali con una tesi sulle diverse teorie di economia solidale tra Italia, Europa e America Latina. Durante l’università scopre l’associazionismo giovanile con Giosef che non è un diminutivo, ma un’associazione studentesca che si occupa di mobilità internazionale ed educazione ai diritti umani. Nel 2008 con il movimento dell’onda inizia un percorso politico che la porterà, insieme a molti altri, alla fondazione del circolo arci Officine Corsare. Dal 2011 vive a Bruxelles e lavora per un’ONG sociale Europea che rappresenta i servizi per disabili.
Decide di lasciare il lavoro e una certa stabilità economica nella ‘Eurobubble’ per riprendere il filo della sua tesi. E per tornare a casa, passando per l’America Latina. Immagina un viaggio, di un anno, alla ricerca di esperienze di economia solidale, di movimenti indigeni e di incontrare e intervistare i teorici di cui ha parlato nella sua tesi per trovare idee replicabili in Europa, per scoprire una via da seguire al di qua dell’Atlantico. Decide di scrivere di queste storie in un blog, di chiedere alle persone che incontrerà di condividere ricette per utopie percorribili, ma anche ricette mangerecce.
Decide di chiedere a suo fratello Marco di accompagnarla.
Lo chiama.
Gli spiega l’idea.
E lui dice sì.
Marco ha 21 anni ed è un sognatore. A sei anni progettava macchine del tempo e a sedici fondava il Collettivo Anarchico Studentesco Torinese, suona il basso ed è andato spesso in Val Susa a lottare contro il TAV. Dopo il liceo ha iniziato a fare falegnameria e restauro. Vive a Verrua Savoia, paese sperduto in provincia di Torino. Ma il 6 Marzo sarà su un volo diretto a Buenos Aires insieme ad Irene.
All’aeroporto incontreranno le loro cugine di secondo grado, per ora viste solo su facebook, figlie di uno dei fratelli del nonno che emigrò in Argentina. Saranno il loro primo contatto, li accoglieranno durante i primi giorni e li aiuteranno a comprare il furgone (o la macchina, si vedrà) che li accompagnerà in questo anno di avventura.
la verdad que un trabajo imponente!! mucha suerte y a continuar adelante!!