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IMPRESIONES PORTEÑAS – PART 1

Here we are with the post on Buenos Aires you’ve all been waiting for… or maybe not, Marco says. I think you were. But we’ve both agreed that we are writing it anyway.

Language. First of all, Buenos Aires is also known as Baires, which is way cooler and makes us feel almost native-like already. The adjective you use to refer to people and things from Buenos Aires is porteño. The variety of Spanish spoken here in Argentina is slightly different from what we’re used to in Europe – slower and more relaxed, which we wholeheartedly approve of. What’s more, the pronunciation of the double ‘l’ and of ‘y’ followed by a vowel is very similar to that of the letter ‘j’ in French or ‘sc’ in Italian, depending on who’s speaking. For example, the sentence ‘I am from Sevilla and I spean Spanish’ sounds more or less like ‘Jo soy de Sevija y hablo castejano’. ‘Okay’ is dale, and a very common expression is viste?, meaning ‘understood?’. Continue reading

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Montevideo e Baires, trova le differenze

La prima cosa che abbiamo visto a Montevideo è stato il terminal dei bus di Tres Cruces. La sera prima eravamo partiti da Retiro, a Buenos Aires, dove gente con l’aria poco raccomandabile ti consiglia di stare attento. Tres Cruces, invece, è una stazione come la vorresti, pulita, ordinata, forse un po’ troppo commerciale, ma certamente più rassicurante. Questo il nostro primo impatto con ‘la Svizzera del Latino America’.

Stazione dei bus a parte, le similitudini con Buenos Aires sono innumerevoli, da un punto di vista urbanistico, di cultura, cibo e lingua, sarà perché si affaccia sulla sponda opposta del rio de la Plata.

Ci sono, però alcune piccole differenze. Continue reading

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Impressioni porteñe – prima parte

Ecco l’immancabile post su Buenos Aires che tutti stavate aspettando. O forse no, aggiunge Marco. Io dico di sì. Comunque siamo d’accordo sullo scriverlo in ogni caso.

Lingua. Buenos Aires, prima di tutto, si dice anche Baires, che fa molto più figo e già quasi autoctono, invece l’aggettivo per riferirsi ad abitanti e cose che appartengono a Buenos Aires è porteño. Lo spagnolo che si parla in Argentina ha qualche piccola differenza rispetto a quello a cui siamo abituati in Europa. Prima di tutto si parla più lentamente, in modo più rilassato, il che a noi piace molto. Inoltre, la doppia l e la y seguita da vocale si pronunciano con un suono misto simile alla j alla francese o una sc, a seconda di chi parla. Per cui, per esempio  la frase ‘io sono sono di sevilla e parlo spagnolo’ suona così: ‘jo soy de sevija y hablo castejano’. Per dire va bene si dice dale e un intercalare molto usato, che vuol dire capito è ‘viste?’. 

Strade e quadras. Baires è grande, le vie spesso sono possono avere tranquillamente 8 corsie e durano almeno 5.000 numeri, se no non AVENIDA DE MAYOvale. Avenida Rivadavia, per esempio, arriva fino al 14.000! La numerazione, poi, è piuttosto casuale, può saltare dal 1.100 al 1.300 senza che nessuno si scomponga. I numeri partono in plaza del Congreso e vanno a crescere. Le distanze a Buenos Aires si misurano in quadras. Una quadra è un isolato, ma è piuttosto frequente che ti si dica che un posto sta 25 quadras. Il che presuppone una conoscenza della geografia urbana decisamente fuori dal comune. Abbiamo passato giorni a interpellarci sull’argomento, facendo ipotesi strampalate. Alla fine, abbiamo chiesto. E abbiamo scoperto che, no, per le distanze di questo genere le persone non sanno per davvero quanti isolati ci sono e che una quadra misura circa 100 metri! Questa scoperta è stata deludente e rassicurante al tempo stesso… Continue reading