‘Hola! Que tal? Puede colaborar nos con una trufa?‘, non so quante volte abbiamo ripetuto questa frase durante i giorni a La Paz in cui sono stata l’administraidora di Juan, il mio socio in affari, che mi ha insegnato molto su come vendere, girare il mondo inventando modi per sopravvivere e come non bisogna mai darsi per vinti.
Ma andiamo con ordine.
Dopo Cochabamba ci siamo diretti a La Paz, la capitale della Bolivia, città a circa 3.600 metri di altitudine, che raggiunge i 3.800 a El Alto, quartiere che si può raggiungere in funivia e dal quale si vedono le cime delle montagne innevate. Una città grande e con il suo fascino, tra il mercato de Los Brucos, dove si possono trovare filtri d’amore, feti di lama e polveri per riti esoterici, strumenti musicali andini e tanto artigianato, la plaza San Francisco, dove nel pomeriggio possono ammirare spettacoli di teatro si strada o a volte ascoltare strani predicatori che sostengono che i peggiori vizi dell’umanità sono l’anarchismo e la musica metal (scatenando la nostra ilarità e quella dei nostri compagni di viaggio). Continue reading