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flag mapuche

Chi sono questi Mapuche?

Inkaupuiñ tañí mapu meu;
  tañí admapu fey pi kom kiñe meu muten deumaley pu  mawida, pu leufu, pu wanglen, pu che, pu kura ka pu genemapun. Kom mapu  ley newen meu.
Kom mapu niey moñen.
La madre terra deve essere difesa dai suoi figli, noi Mapuche siamo i figli della terra, questo l'hanno compreso i nostri antenati perchè tutto è fatto della stessa materia: 
le montagne, i fiumi, le stelle, 
le persone, le pietre e il grande spirito.

Questa è un’introduzione che abbiamo pensato per voi, prima di raccontarvi del nostro incontro con alcuni componenti del popolo mapuche in Argentina e in Cile, per darvi qualche punto di riferimento, che a noi mancava quando abbiamo iniziato questo viaggio dentro il viaggio.

Mapuche significa letteralmente figli della terra, ed è il nome del popolo originario che occupa il centro-sud dell’Argentina e del Cile e che ancora oggi lotta per difenderla. I mapuche hanno una lingua il mapudungun (in realtà più di una ci spiegherà Ruben Curricoy), una filosofia e una spiritualità proprie.   

La terra è intesa come nazione Mapuche, la Wallmapu, che si estende in Argentina e Cile approssimativamente da Santiago-Buenos Aires a Nord, fino alla provincia del Chubut in Argentina e all’arcipelago Chiloé in Cile,  a Sud. Ma non solo. Per la millenaria filosofia Mapuche l’uomo non è nient’altro che uno degli elementi del cosmo, che deve rispettare e di cui non deve alterare l’equilibrio. Per questo motivo, i Mapuche lottano oggi per difendere la natura dalla contaminazione inferta dall’uomo con l’estrazione selvaggia, molto frequente in questa parte del pianeta.

I Mapuche sono l’unico popolo originario a non essere stato conquistato e sottomesso dagli spagnoli 500 anni fa. Sono rimasti indipendenti fino alla fine del diciannovesimo secolo. Questo è dipeso dall’abilità e dalla determinazione di questo popolo, oltre che dall’assenza di un’organizzazione politica statale-verticistica, come nel caso degli Inca o degli Aztechi. Ai conquistatori non bastava sottomettere un sovrano o un’oligarchia, ma avevano a che fare con innumerevoli comunità autonome, Lofches, pronte a difendere la terra a costo della propria vita, che hanno dato filo da torcere agli spagnoli per 300 anni. Continue reading

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Radio dell’altro mondo

Uno dei piacevoli imprevisti di questo viaggio sono state le radio. Ne abbiamo incontrate a Buenos Aires, a Esquél a El Maiten e a Neuquén. A Bariloche invece un programma che va in onda sul web, ogni sera.

La maggior parte di loro non sono semplicemente radio, a dirla tutta. Sono radio comunitarie. Sono tutte piccole, accoglienti e molto aperte, tant’è che ci è capitato più volte di ritrovarci a partecipare e a raccontarci ‘on air’. E le radio che abbiamo conosciuto non sono che una piccola parte di quelle che esistono sul territorio argentino: sembrerebbe che questo sia un mezzo popolare di lotta e di partecipazione, che ci fa pensare alle radio libere negli anni ’70, ma che ad oggi in Italia non è altrettanto diffuso. Continue reading

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Noi stiamo con il BAUEN, il nostro primo articolo sull’Huffington Post

Abbiamo aperto un blog sull’huffington post, vedremo con che costanza riusciremo a postare articoli… Il primo non poteva che parlare del BAUEN e della minaccia di sgombero.

Se volete leggerlo direttamente sulla pagina (e likarlo e condividerlo!!), si trova qua: http://www.huffingtonpost.it/irene-bertana/bauen-hotel-buenos-aires_b_5253167.html

Dopo poco più di un mese viaggiando tra Argentina e Uruguay, una delle parole che abbiamo sentito più spesso è la parola autogestione, come forma di lotta e come strategia di sopravvivenza, dal basso, per creare o conservare un lavoro che la crisi aveva tolto. Continue reading

pala nel corteo

24 Marzo. Nunca más.

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Sottotitolo: per fortuna l’ignoranza è un male curabile

E fu così che sbarcammo in Argentina con una vaga, vaghissima idea della sua storia, oltre che a nozioni scarse rispetto alla sua lingua. Ma fortunatamente, chiedendo leggendo e ascoltando c’è rimedio a tutto.

Questo post parla di ciò che abbiamo imparato finora su quello che è successo in Argentina dal 1976 al 1983, durante la dittatura militare, dei posti visitati durante questi giorni legati a questo tema e su cosa significa 24 marzo a Buenos Aires. Continue reading