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Neuquen e il fracking

Torniamo in Argentina con i nostri racconti, che a questo punto di faranno sparsi. Oggi vi parliamo di Neuquen, la nostra ultima tappa prima del Cile, che ricorderemo per l’ospitalità di Carlos e Alicia ed in particolare per la maratona di asado nel weekend.

Ma non solo.

Neuquen è una terra dove abbiamo visto da vicino le contraddizioni della politica estrattivista argentina. Si trova nella Vaca Muerta, regione ad alta concentrazione di idrocarburi, in particolare petrolio e gas. Regione che Cristina Kirchner ha ribattezzato Vaca Viva dopo aver firmato a giugno un accordo tra Chevron e YPF per l’estrazione di petrolio e gas non convenzionali. 

Cosa vuol dire gas non convenzionali? Sono quei gas che si trovano a grandi profondità, incastrati tra le rocce e che si possono estrarre solo tramite la tecnica del fracking, o fratturazione idraulica. Noi abbiamo scoperto questa parola da poco, ma la stiamo sentendo molto spesso ultimamente. Il fracking è un metodo che pompa getti di acqua dolce, mista a sabbia e un composto chimico di cui non si sa quali siano gli ingredienti perchè le imprese non lo dicono, e questo non è un buon segno…

I primi ad avere la geniale idea di usarlo sono stati, indovinate un po’? Gli Americani, quelli del Nord! Che hanno pensato che questa fosse una gran trovata per garantire la propria indipendenza energetica. Per cui invece di fare guerre in giro per assicurarsi combustibili hanno pensato bene di avvelenare direttamente i propri abitanti. Non tutti, ovviamente, solo che vivevano nelle zone limitrofe ai giacimenti.Cosa gli è successo? Nulla di grave, solo che l’acqua che usciva dal loro rubinetto era talmente piena di gas da essere infiammabile…

Le analisi fatte sui campioni d’acqua hanno riscontrato oltre 260 agenti chimici cancerogeni o altamente tossici, tra i quali naftalene, benzene, toluene, xylene, etilbenzene, piombo, diesel, formadeldeide, acido solforico, tiourea, cloruro di benzile, acido nitrilotriacetico, acrilamide, ossido di propilene, ossido di etilene e altre amenità…

È ormai qualche anno che in America si parla dei rischi del fracking, soprattutto dopo l’uscita del documentario ‘Gasland’ di Josh Fox, del 2010, da cui è tratta questa immagine, che mostra chiaramente come le fratture contaminano le falde acquifere e il perché dell’acqua che brucia di cui sopra.

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Dopo anni di mobilitazioni sui rischi della fratturazione idraulica e dopo che Chevron, che si occupava di fracking negli USA, è stata cacciata dall’Ecuador per danni irreversibili alla foresta amazzonica l’Argentina decide di esplorare l’estrazione di gas non convenzionali con Chevron.Le conseguenze sull’ambiente e sulle persone che ci vivono includono la contaminazione delle acque e quindi delle coltivazioni, morie di pesci e di animali che bevono l’acqua, aumento di malattie in coloro che sono esposti all’acqua contaminata, oltre  alla deviazione di grandi risorse idriche da utilizzarsi per l’estrazione.Tutto questo in territori ancestrali mapuche. Che in teoria, ci ha spiegato Jorge Nahual, dell’osservatorio sui diritti delle popolazioni indigene, dovrebbero essere rispettati secondo la legge argentina. L’Argentina ha infatti ratificato la Convenzione 169 dell’ILO sui diritti delle popolazioni indigene, ma soprattutto dal 1994 la Costituzione sancisce la preesistenza del popolo mapuche e il suo diritto ad essere consultato nell’attuazione di politiche sui territori ancestrali. Questo non è successo. I mapuche del Neuquen continuano a lottare contro queste politiche e contro Chevron, ma per ora l’unica cosa che hanno ottenuto dal governo è repressione.

Come se non bastasse, la regione di Neuquen è esportatrice di pere williams e di mele, ma la produzione è messa a rischio dall’aumento dei prezzi dei terreni e dalla contaminazione delle acque.

Infine, gli enormi guadagni derivati dall’estrazione non sono reinvestiti sul territorio. Añelo, dove c’è il più importante giacimento petrolifero è una città dove mancano infrastrutture fondamentali, dalle strade, all’energia elettrica, agli ospedali. Ci sono cartelli che promettono una città modello, ma per ora l’unica costruzione che è stata completata senza problemi è il casinò.

Ai margini di Neuquen c’è una vasta area in stato di degrado e abbandono dove le strade non sono asfaltate, le case sono costruite con cartone e lamiera. Zona di povertà, violenza e droga. Dove però abbiamo incontrato un progetto che ci ha dato un po’ di speranza e di cui vi parleremo nel nostro prossimo post.

Se volete sapere di più su petrolio in Argentina, vi consigliamo il ducumentario la guerra del fracking di Pino Solanas:

E questo servizio del programma Periodismo Para Todos:

Infine, questo è il link alla campagna contro il fracking in Argentina, che noi abbiamo appena firmato!

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